Il ventesimo anniversario di La Lory Costumi Teatrali

VentesimoLaLory - Il ventesimo anniversario di La Lory Costumi TeatraliIn questa frenetica routine milanese è bello potersi immergere in realtà creative, fantasiose e ricche di passione, al di fuori del tempo e della quotidianità.
Come l’universo di “La Lory Costumi Teatrali”, in via Muratori, negozio che nel 2018 compie vent’anni d’attività.
Ripercorriamo brevemente la storia di questa realtà: nel 1998 Loredana Pieri aveva aperto questo negozio di costumi teatrali, rilevati da diverse sartorie nelle quali aveva lavorato in passato, a pochi passi da Cascina Cuccagna, ma nel 2010 è scomparsa prematuramente, lasciando l’attività in mano al marito e ai parenti. Senza Loredana però, l’attività ha rischiato di chiudere, fino a quando nel 2013 Delia Giubeli – laurea in teatro e cinema al Dams di Bologna e master a Londra – l’ha rilevata.
«Quando ho preso la gestione di “La Lory” – racconta Delia – non ho cambiato quasi nulla, nemmeno il nome: trovo che sia un luogo di grande tradizione, alcuni degli abiti qui presenti potrebbero avere persino più di trent’anni. Quello che mi sono limitata a fare sotto il profilo logistico è un po’ d’ordine e organizzazione, oltre ad aggiungere qualche capo che ho trovato in giro durante i miei viaggi».
«Era necessario un rilancio dell’attività – continua -: era gestita a conduzione familiare per una clientela settoriale. Perché questo negozio continuasse a crescere si doveva trovare il modo di rinnovarsi in base alle esigenze del mercato».
La Lory, da cinque anni a questa parte, ha infatti cominciato a lavorare molto con agenzie che si occupano della produzione di spot, shooting e materiali multimediali, ma anche con piccoli teatri, scuole e, naturalmente, i suoi costumi sono molto richiesti per feste private, eventi nei locali e per feste come il Carnevale. «La relazione umana è importante, come la consulenza per raccontare la storia di ogni vestito e per spiegare che non si è obbligati a comprare anche se si provano vari capi. Quando un cliente entra nel mio negozio, può provare l’abito al momento; l’abito scelto si mette a misura, si cuce, si stira… e gli si abbinano gli accessori più adatti».
I lavori sartoriali vengono fatti all’interno del negozio, nel soppalco, dove c’è un piccolo laboratorio di sartoria; qui vengono a fare il loro stage anche studentesse degli istituti professionali che iniziano a imparare una professione che spesso diventa la propria al termine degli studi.
C’è anche un lavoro al di fuori del negozio: la ricerca per trovare altri costumi interessanti e l’osservazione dell’evoluzione della società, del mercato e delle mode; girare tra i locali di Milano per conoscere le ultime tendenze e per proporre la propria attività si rivela spesso molto utile. Delia tiene particolarmente ai vent’anni del negozio e verso marzo ha in mente di festeggiare in grande stile organizzando una serie di eventi: feste a tema storico con flash mob per le strade, incursioni teatrali e sfilate sono solo alcune delle tante idee realizzabili.
Dopo questi primi vent’anni, però, bisogna pensare anche ai prossimi, ai progetti futuri e ai propri obiettivi.
«Come spazio – confessa Delia – sarebbe bello trovare un laboratorio più ampio, magari ricavato riqualificando spazi dismessi. Il punto di riferimento rimarrebbe sempre il negozio, mentre in questa specie di succursale si potrebbero svolgere eventi, laboratori sartoriali e potrebbero essere allestiti photo corner e piccoli spazi adibiti al teatro, il tutto, magari, in coworking con altri gruppi giovani operanti all’interno di questi settori».
Insomma, le idee sono molte, ma nessuna di queste potrebbe essere realizzata senza passione, quella che Delia mette in ogni giornata di lavoro. È convinta che l’empatia sia importante, se non fondamentale, per attirare le situazioni favorevoli e che si debba seguire l’onda della creatività e dell’istinto per raggiungere ogni obiettivo. Tutto sommato, però, è bello pensare che l’“istinto” o il “sesto senso” di cui lei parla possano essere in parte la manifestazione della presenza di Loredana che, dall’alto, veglia ancora sul suo amato negozio.
Valentina Geminiani 

Articolo visibile su Qattronet2.it

 

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